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Sampieri, il porto di Scicli

"Vivete in un angolo di paradiso” ha detto Roberto Benigni rivolgendosi ai pescatori di Sampieri, borgo marinaro vicino Scicli, in provincia di Ragusa. Ed è proprio così e vale veramente la pena scoprirlo!

 

Sampieri, un angolo di paradiso

A partire dal VI secolo a.C., Sampieri era conosciuto con il nome di “Ampolline”, nome derivante dal Tempio di Apollo, che probabilmente sorgeva nei pressi dell’attuale Punta Pizziddu. Nel XIII secolo i geografi Arabi la menzionano come “Marsa Siklah”, ovvero Porto di Scicli. L'attuale nome di Sampieri richiama, secondo alcune tradizioni, San Pietro apostolo che vi sbarcò nel 40 d.C. mentre era diretto a Roma. Anche San Paolo, proveniente da Malta, fu a Sampieri nel suo terzo viaggio apostolico.

 

Il mare, il centro abitato e le passeggiate

Sampieri, insieme a Donnalucata, è la frazione di Scicli a maggiore vocazione turistica: è una nota località balneare, antico ed affascinante borgo di pescatori, con un piccolo ma romantico centro storico pieno di case in pietra e stradine lastricate, le cosiddette “vanidduzzi&rdquo. Si trova su lungo uno sperone di roccia calcarea, in mezzo a due splendide spiagge di finissima sabbia dorata: la più grande si estende per circa 1800 m ad est del centro abitato, mentre la più piccola misura 400 m circa, ed è situata ad ovest. Per gli amanti dello snorkeling è consigliata la zona rocciosa a ovest del borgo, un litorale frastagliato di circa 3 km che prosegue fino a Punta Corvo. Una pista ciclabile collega Sampieri alla vicina Marina di Modica, per una passeggiata dai paesaggi cangianti e indimenticabili.  Altra passeggiata davvero consigliata è consigliata è quella che va dal centro fino a Punta Pisciotto e all’antica Fornace Penna. Lungo il tragitto si può ammirare un lungo tratto di duna mediterranea, oramai diventata molto rara; fino ad arrivare alla Fornace, che domina tutta la costa di Sampieri. 

 

La Fornace Penna: la "Mannera" del commissario Montalbano

Andata distrutta nel 1924 a causa di un incendio doloso, era stata costruita nel 1909 dall’ingegnere Ignazio Emmolo e ivi si producevano laterizi che venivano esportati in tutto il mediterraneo. Oggi è un’affascinante simbolo di archeologia industriale, scelta anche come location di numerose scene del commissario Montalbano e conosciuta come la famosa tonnara “Mannera”.